L'interpretazione

l'emozione e la recitazione: elementi necessari nel canto

l'associazione culturale "scuola di canto  Lorena Scaccia" si trova a Civitavecchia (RM) Viale Adriano Novello 30 (zona San Gordiano) 

  telefono 328 8691 404 fax: 0766.25826  info@scuoladicanto.it  www.scuoladicanto.it / .org/ .net/ .biz/ .com p.iva e codice fiscale 09738991000

Il logo della scuola di canto di Lorena Scaccia è stato appositamente realizzato ed è proprietà esclusiva di Lorena Scaccia. E' vietato qualsiasi utilizzo e la riproduzione anche parziale senza apposita autorizzazione

 

 
 tecnica vocale respirazione e postura tecnica microfonica
 interpretazione dizione  anatomia del cantante
 il nostro metodo d'insegnamento  studio di registrazione come arrivare alla scuola di canto
conosciamo meglio Lorena Scaccia tributi a Lorena Scaccia Nora Orlandi
le canzoni e i testi di Lorena Scaccia Il gruppo vocale "Whitest di Lorena Scaccia" link musicali
provini concorsi e opportunità di lavoro stage e seminari HOME

 

Il canto è arte, arte significa trasmettere emozioni, impossibile trasmettere emozioni se non si emoziona per primo colui o colei che intende trasmetterle

per sapere sempre il vero significato di quello che si canta

 

Abbiamo  voluto dedicare una sezione all’interpretazione, ma in realtà, e lo diciamo contro i nostri interessi, gli insegnanti non possono fare chissà cosa in questo senso.

        Piuttosto possono cercare di far capire la grande importanza dell’interpretazione nell’ambito della musica pop. Ed ecco quindi spiegato il contenuto di questa pagina.

        L’interpretazione infatti è spessissimo trascurata, preferita da una estremizzazione del tecnicismo che ci allontana sempre più da una autentica interpretazione, personale e irripetibile.

        Siamo d’accordo che, con chi inizia lo studio del canto,  bisogna partire dall’ABC, ma non bisogna mai trascurare fin dall’inizio del percorso didattico quale deve essere l’obbiettivo finale. Altrimenti la cosa più probabile sarà che l’allievo si andrà ad incancrenire su passaggi che in realtà interessano solo a lui e a pochi altri, dimenticando che all’ascoltatore deve arrivare un segnale, un’emozione, e una intera canzone non può reggersi su un passaggio particolare, sofisticato finchè si vuole, ma tutto sommato fine a se stesso e inutile per catturare l’attenzione del pubblico.

        Non dimentichiamo infatti che l’ascoltatore è catturato anche da subliminali segnali che il cantante invia. L'ascoltatore che percepisce determinati segnali è catturato, è attento e a sua volta trasmette all’artista la sua attenzione e apprezzamento, e questa attenzione da parte del pubblico gratifica il cantante che a sua volta intensificherà la sua performance, innescando un vincente scambio di emozioni tra il pubblico e l’artista. Ma sia ben chiaro da subito, il cantante non potrà mai pretendere di emozionare nessuno tra il pubblico se non sarà lui stesso il primo ad emozionarsi per quello che sta facendo.

        E  non dobbiamo mai dimenticare che il cantante è un artista, o perlomeno dovrebbe esserlo. E obbiettivo dell’artista è quella di fare arte con il proprio talento, e fare arte significa trasmettere emozione a chi assiste a tale forma d’arte.

 

Fatta questa lunga premessa speriamo quindi sia chiaro che l’interpretazione non può essere seconda a null’altro, neanche alla stessa tecnica di canto. Qualcuno allora si domanderà, come mai allora questa benedetta tecnica di canto è così importante.

        E’ importante perché la tecnica ci da i mezzi per trasformare i sentimenti in suoni. Per cui dobbiamo certamente conoscere e applicare una corretta tecnica di canto, ma dobbiamo acquisirla profondamente, metabolizzarla, affinché poi non ci si debba più pensare a fare certe cose. Affinché si possa pensare solo ad interpretare.

        Spieghiamo meglio. Non si può pretendere che un cantante per fare una nota acuta e lunga debba pensare: allora devo mandare l’aria in basso utilizzando una corretta respirazione, poi deve spingerla fuori grazie a un bel colpo di addominali (accento) quindi mantenere stabilmente la nota sostenendo il suono con gli addominali (appoggio) nello stesso tempo però devo tenere il collo e la gola ben rilassati, ma anche le spalle debbono essere ben rilassate, e poi devo stare attento alla postura, deve essere naturale e non deve creare tensioni, e poi non devo dimenticare l’apertura della bocca, ben aperta, spingendo il suono in maschera, tenendo il palato nella giusta posizione, e naturalmente devo ricordare il testo da cantare, stare attento al ritmo e all’intonazione e poi…. e poi……. e poi……. e.....poi...... ci dite in circostanze come questa, come fa un cantante a rilassarsi!!?? E soprattutto, come fa a non pensare a tutto questo e abbandonarsi a quello che sta cantando, badando solo di emozionarsi per quello che sta cantando, dedicandosi quindi all’interpretazione??!!

         Ecco perché diciamo che la tecnica deve essere metabolizzata, certe cose debbono essere fatte automaticamente, senza più pensarci. Come guidare l’auto. Ricordate le paure delle prime volte che guidavamo con l’aiuto dell’istruttore. Premi la frizione, cambia la marcia, guarda dietro, guarda avanti e così via…. ad anni di distanza dalla prima lezione di guida il pericolo è quello di distrarci, di stare a pensare ai fatti nostri e procurarci un incidente, senza neanche capire come abbiamo fatto!!!

        Con la tecnica di canto dobbiamo arrivare allo stesso obbiettivo. Fare le cose tecnicamente corrette senza starci troppo su a pensare. Con la pratica certi movimenti debbono diventare automatici.  Certo dobbiamo essere concentrati su quello che stiamo facendo, ma ormai certi movimenti li abbiamo completamente assimilati.

        Ovviamente sempre la massima concentrazione, guai ad essere superficiali, ma non dobbiamo pensare a quello che stiamo facendo passo passo, dobbiamo curare solo la parte artistico-emotiva della performance.

         Ecco perché riteniamo che può  essere estremamente utile sintetizzare il tutto in una frase: 

"Occorre imparare la tecnica per poi dimenticarla  e metterla a completa disposizione dell’interpretazione”.

 

Ma come facciamo ad interpretare e ad emozionarci cantando??

        Beh questo non dovrebbe spiegarvelo nessuno, se state leggendo queste righe probabilmente siete già delle persone privilegiate, capaci di emozionarvi cantando, capaci di provare emozioni sconosciute a chi non condivide queste sensazioni.

        Il canto si manifesta in tutti come una passione e come tale deve essere trattata.

        Dobbiamo cantare ciò che NOI  amiamo cantare e non ciò che gli altri vorrebbero che noi cantassimo. Chi si limita a questo sarà pure un grande mestierante, ma non può certamente definirsi artista.

        Dobbiamo cercare di non rimanere passivi e di dare il massimo. Altrimenti si potrebbe creare un vuoto psicologico tra noi e il pubblico. Credo sia necessario potenziare la nostra espressività supportandola con la naturalezza e la calma (cosa tra l'altro che ci torna utile anche per eseguire correttamente la tecnica vocale) solo così si riuscirà a sviluppare la capacità di dare e ricevere dal pubblico e quindi il continuo scambio di cui si è parlato innanzi.

        Dobbiamo sapere bene cosa stiamo cantando, cosa racconta il testo della canzone. Dobbiamo leggerlo attentamente, imparare ad apprezzarlo. E se dopo averlo letto e riletto non riusciamo proprio ad apprezzarlo, allora cambiamo canzone.

        Ma se abbiamo imparato ad apprezzare quel testo, proviamo a recitarlo prima di cantarlo. Proviamo ad esprimere le frasi della canzone con la giusta intenzione emotiva. Non possiamo recitare o cantare concetti seriosi con fare troppo sbarazzino. Non possiamo raccontare la storia di un amore finito male con espressione sorridente sulle labbra. Non possiamo esprimere un concetto che ci provoca rabbia, come le ingiustizie del mondo,  facendo finta di niente. Come se stessimo cantando uno stornello.

        Viceversa non possiamo cantare la dolcezza  e la bellezza del primo amore con una faccia da mortorio o peggio con rabbia. Tutto ciò creerebbe un pericoloso contrasto tra ciò che stiamo cantando e come lo stiamo cantando. Non saremmo credibili. Il pubblico se ne accorgerebbe, magari inconsciamente ma se ne accorgerebbe e la performance sarebbe un disastro.

        Impariamo quindi ad accompagnare i nostri sentimenti con lo sguardo, modulando la voce in modo appropriato, assecondando  con i movimenti del corpo il nostro stato d’animo. Impariamo però anche che non dobbiamo recitare nel fare questo, non dobbiamo fingere, dobbiamo sentirla dentro l'emozione che vogliamo trasformare in suoni e indirizzarla a chi ci ascolta. Anche i migliori attori quando recitano una parte in teatro o in un film cercano di immedesimarsi al massimo nel personaggio, per ricercare una emozione vera e non simulata.

        Cerchiamo di coinvolgere il cuore nella nostra esibizione, di credere profondamente in quello che stiamo cantando. Non è affatto cosa semplice, ma la vera differenza tra i grandi professionisti che pur riscuotendo grandi successi non emozionano nessuno e gli artisti che lasciano dei segni nella vita della gente sta tutta qui!!!!

        Ovviamente non vogliamo illudere nessuno. NON TUTTI hanno queste capacità, ma quelli che ce l'hanno debbono imparare ad utilizzarla.

        Per questo riteniamo che tra i più grandi interpreti  ci siano i cantanti di Gospel e di spiritual. Perché questi canti sono delle vere e proprie preghiere e chi prega sinceramente prega col cuore! 

        Siccome conoscere e aver studiato recitazione aiuta tantissimo nel canto, qualcuno una volta ci contestò: "ma chi recita finge, per cui si può fingere anche mentre si canta."

       Non è esatto e  ci sono due argomentazioni da approfondire.

        La prima è che spesso gli attori recitano cose scritte da altri, storie che non appartengono a loro, mentre il vero cantante artista prima o poi "accusa la necessità" di cantare cose scritte da se stesso. E qui diventa inutile sottolineare come i professionisti cantino quasi esclusivamente cose scritte da loro stessi o appositamente per loro.

        La seconda è che nonostante gli attori recitino una parte che non appartiene loro, cercano di immedesimarsi nel personaggio il più possibile. Quanti attori frequentano gli operatori di Polizia prima di interpretare un poliziesco, oppure frequentano gli ospedali prima di interpretare la parte di un medico o di un malato e così via...

 

 

Possiamo provare ad esercitarci a cantare una canzone solo emettendo dei suoni e accompagnando il tutto solo con tutti gli atteggiamenti sopra descritti. Proviamo a vedere se chi ci ascolta riesce a percepire se il testo della canzone è un testo allegro, o impegnato. Se è una preghiera oppure una protesta. Se è un ricordo amaro oppure il riaffiorare di una dolcissima sensazione. Il tutto con il grandissimo aiuto della struttura musicale della canzone, del ritmo , dell’arrangiamento, dei suoni utilizzati ecc. ecc.

        Se  riusciamo a far comprendere ciò, quando a tutto questo aggiungeremo anche le parole e i concetti, il risultato finale non potrà che essere esaltante, emozionante e coinvolgente.

        Se riusciremo a fare ciò potremo tranquillamente dire di essere artisti e non mestieranti.

        Per questi motivi, e per tanti alti che sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede, abbiamo  la presunzione di ritenerci  non solo una scuola  di canto, ma una scuola  di arte, che cerca di aiutare a far emergere  artisti e interpreti...,  non solo cantanti !!

        Di cantanti non artisti in giro ce ne sono fin troppi e  crediamo fermamente  che nessuno  senta il bisogno di averne altri. 

 

Per sapere come arrivare alla scuola di canto clicca sull'animazione qui sotto

 

           

 

PRESSO LO STUDIO DI REGISTRAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE E' POSSIBILE FARE:

registrazione e mixaggio canzoni - pubblicità radiofoniche - registrazioni annunci centri commerciali - montaggi audio per scuole di ballo - scuole di teatro - palestre - presentazione attività commerciali - jingle-  messaggi segreterie telefoniche commerciali e private - registrazione su CD di auguri personalizzati - registrazione della voce su base audio/midi/mp3 + cori e/o doppie voci - masterizzazione basi midi con expander Roland ottimizzazione masterizzazione e grafica del cd - doppiaggio di lunghi e cortometraggi E' possibile registrare su qualsiasi supporto (cd - md - dat - mc - vcr - mp3)

A PARTIRE DA 40 €

 

 
 tecnica vocale respirazione e postura tecnica microfonica
 interpretazione dizione  anatomia del cantante
le canzoni e i testi di Lorena Scaccia Il gruppo vocale "Whitest di Lorena Scaccia" link musicali
provini concorsi e opportunità di lavoro stage e seminari HOME

 

l'associazione culturale "scuola di canto  Lorena Scaccia" si trova a Civitavecchia (RM) Viale Adriano Novello 30 (zona San Gordiano)   telefono 328 8691 404 fax: 0766. 25826  info@scuoladicanto.it  www.scuoladicanto.it / .org/ .net/ .biz/ .com p.iva e codice fiscale 09738991000